NULLA FARE PAURA NON AVERE (o giù di li)

Amaranto, 10/11/2011 08.52:

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Schioppo leggi i giornali di stamani. So che hai poco tempo: trovalo.
Moggi dice che tutto quello che ha fatto (anche se lui continua a dire che non ha fatto niente di male) lo ha fatto in pieno accordo con la Juve di cui lui non era il padrone, ma un dipendente (e socio aggiungo io). Le schede le comprava la Juve.
Ora credo che AGNELLINO SI DEBBA METTERE DA UNA PARTE E ZITTO e pensare alla sua Juve attuale e futura.
Se anche gli altri erano colpevoli non lo so, ma non è detto che uno che nasce con camicia, cappotto e piumone addosso per soldi e l'erre moscia che hanno loro debba per forza essere bravo, bello, intelligente, capace in tutto. E non credo ci sia bisogno di fare esempi.
A proposito: ma perchè i fogli di "grandi papà" e di "grandi famiglie" debbono sempre essere laureati all'estero e non alla Bocconi oèppure all Luiss?
C'è sempre bisogno che vadano all'estero.
Una volta che andava male a scuola andava a fare i recuperi a Alessandria.
Personalmente mi sono fatto 4 e 5 ragioneria a Torino con diploma presoin Corso........................Agnelli

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li leggo li leggo!!!

non che mi aspettassi l'assoluzione sia chiaro, dal momento che misero in campo Sant'Albano capii che la situazione era seria (per noi juventini e per la juve in generale). Credo che concorderai con me che ci sono tante situazioni in contrasto tra loro e che portano uno "juventino come me" (non solo tifoso) a pensare e cercare di capire.

Dionigi è da mò che non gioca più... ora allena il taranto. Forse volevi dire Dionisi...

[POSTQUOTE][QUOTE:114206117=@Al@, 10/11/2011 12.15]Dionigi è da mò che non gioca più... ora allena il taranto. Forse volevi dire Dionisi...



[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Comunque avevi capito. E poi ho la brutta abitudine di non rileggere cosa scrivo. Così sono sicuro di aver detto quello che penso.

[POSTQUOTE][QUOTE:114204690=schioppo, 10/11/2011 10.38]

li leggo li leggo!!!

non che mi aspettassi l'assoluzione sia chiaro, dal momento che misero in campo Sant'Albano capii che la situazione era seria (per noi juventini e per la juve in generale). Credo che concorderai con me che ci sono tante situazioni in contrasto tra loro e che portano uno "juventino come me" (non solo tifoso) a pensare e cercare di capire.
[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Il problema è che un certo personaggiio era a Torino (Toro) quando ci fu lo scandalo con gli arbitri.
Era a Napoli quando Maradona faceva più miracoli di San Gennaro. Neve a Napoli per tutto l'anno.
e poi dopo la Juve.
Però le sue squadre vincevano.....
Quando tutti volevano Moggi come dirigente (Inter in primis e chissà quante altre), Pieraccioni consigliò a Cecchi Gori che con gli incassi ultramiliardari de Il Ciclone forse più che dei giocatori era meglio cominciare a comprarci qualche arbitro......forse aveva ragione.

Amnaranto, 10/11/2011 15.02:

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Il problema è che un certo personaggiio era a Torino (Toro) quando ci fu lo scandalo con gli arbitri.

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lo sai che questo non me lo ricordo nemmeno!!!
illuminami.

[POSTQUOTE][QUOTE:114209729=schioppo, 10/11/2011 15.25]

lo sai che questo non me lo ricordo nemmeno!!!
illuminami.
[/QUOTE][/POSTQUOTE]
Chiedi il nastro di una puntata di Samarcanda al "tuo amico" Santoro che faceva questo tipo di trasmissioni prima di migrare a Italia 1 da Berlusconi per mettere "fieno in cascina" per i duri inverni a seguire
In questa trasmissione si commentava la sentenza di un giudice di Torino che assolveva (se non ricordo male) tutti i coinvolti in uno scandalo in cui si era accusato il Torino Calcio di avere cercato di "ammorbidire" (o indurire a seconda dei gusti) gli arbitri stranieri nelle partite di coppa europea facendoli prelevare ed accompagnare in albergo ed in giro per la città da avvenenti hostess.
Non mi ricordo chi fosse il Dg del Toro ma nella
sentenza il giudice faceva una postilla chiedendo di allontanare certi personaggi dal mondo dello sport.
A quei tempi ospite in studio se non sbaglio era quasi sempre Oliviero Beha.

h2[POSTQUOTE][QUOTE:114204613=schioppo, 10/11/2011 10.32]


non ti scagliare contro di me...mica ho detto che moggi è un santo.
non mi piace comunque il tuo tono "arrogante"!

ho detto che da juventino mi faccio delle domande, leggo i giornali, come li legge chiunque e questa faccenda mi sembra sempre più triste.

il discorso furbi tanto per chiarire era riferito non a moggi o alla juve ma a tutti quelli che ce l'hanno fatta a restare fuori, oppure se vuoi metterla sul tuo piano diciamo così...fino al 2006 moggi faceva il furbo...poi è arrivato uno (o più di uno) più furbo di lui etc...

non mi soffermo sulla filosofia dei miei genitori perchè credo che anche te tu possa pensare a quella dei tuoi!

concludo
si può discutere anche senza offendere.
amaranto e @al hanno detto la sua senza farlo.[/QUOTE][/POSTQUOTE]








1) giusto farsi delle domande e leggere i giornali per saperne dipiu',
ma se leggi Tuttosport e gli editoriali del ferroviere Mafioso su Libero, dubito che t'interessi la verita'. prova a leggere le motivazioni dei giudici che di volta in volta hanno chiarito il perchè delle sentenze, so' che non e' facile trovarle su "certi" giornali, o media, ..preferiscono mettere opinioni "personali" delle varie vedove di Moggi.
La faccenda ti sembra sempre piu' triste? bo' fai te, quando un manigoldo viene condannato di triste non c'e' niente.

2) il discorso furbi? e' normale che in una associazione a delinquere cosi' strutturata qualche pesce piccolo sia sfuggito, l'importante che siano rimasti quelli grossi; Se poi ti riferisci "agli amici" con cui rubava insieme, Galliani & C., hai ragione! ma le ragioni penso siano chiare,... lascia cadere "qualcuno" e anche loro si sgonfiano, poi fra 2/3 anni quando non ci saranno piu' pericoli di ritorsioni, la campana suonera' anche per loro.


3) Moggi fino al 2006 non faceva il furbo, intrallazzava grazie alle altolocate "amicizie romane" spartendosi la torta con Galliani,
se esistevano le intercettazioni "anche antes 2006" alla juve azzeravano il palmares.
Tutto il mondo del calcio e non solo sapeva quello che Moggi era, faceva, rappresentava, poi come spesso accade quando perdi la misura ed esageri si rompe una pentola ed esce tutto il marcio, che non puoi piu' nascondere, se non smetti mai di rubare, finisci per essere scoperto,..oppure certe coperture cessano.
Poi e' arrivato uno piu' furbo di lui? chi? forse alludi alla Giustizia? certo e' normale ... pero' continui ad annaquare il concetto di furbo. Allora diciamo cosi',
Moggi era un furbo che non rispettava le regole, (come dimostrato)
altri magari lo sono, ma nel rispetto delle regole.
Poi scusa altri rubavano? che! cosa!, se in quegli anni vincevano solo Moggi e Galliani; rubavano per perdere?

4) io offeso? o solamente seguito il tuo concetto in senso logico, rileggitelo, cioe' Moggi faceva bene a rubare, perche' tanto se non lo faceva lui lo faceva un'altro.. ma che discorso e'.

Ti ricordo che Moggi & c. non è stato condannato perchè telefonava agli arbitri, ciò era permesso, era consuetudine tutti potevano farlo e lo facevano. Moggi aveva delle linee preferenziale ben strutturate, arbitri, designatori, uomini in federazione, in politica, in vaticano
che in modo mafioso e in sinergia agivano pro domo sua/loro.

p/s fatti aiutare da al e amaranto, che ci capiscono;
mi sembri figlio della prostituzione intellettuale.

giralo anche agli altri amici "furbi"



www.youtube.com/watch?v=H2VDegERVkU&feature=youtu.be

Il sistema funzionava così: il calcio italiano era nelle mani della Juventus di Moggi e Giraudo e del Milan di Berlusconi e Galliani, che facevano il bello e il cattivo tempo attraverso manutengoli come il vicepresidente della Figc Mazzini, i designatori arbitrali Pairetto e Bergamo e un harem di arbitri e guardalinee di fiducia
Un dato che spesso viene dimenticato è che il Milan era l’altra faccia del potere attraverso l’impero editoriale, mediatico di Berlusconi. I rossoneri agivano nell’ombra, Galliani era attento a non esporsi in prima persona, utilizzando personaggi di secondo piano facilmente scaricabili come Meani, e quando serviva faceva valere il peso di chi ha in mano tv, quotidiani, pubblicità. Il sistema complessivamente si reggeva anche su amici e dirigenti che avevano lavorato e/o erano creature dello stesso Moggi che occupavano posti cruciali in altri club e nelle istituzioni
Il presidente Carraro fingeva di non vedere. Così come la giustizia sportiva e gli altri organi di controllo. Chi si sottometteva alla Cupola (la Lazio, la Reggina, la Roma da una certa fase in poi e altri) aveva diritto di esistere; chi si ribellava, come inizialmente la Fiorentina dei Della Valle, o era fuori dal giro, come Moratti e Gazzoni Frascara, veniva bastonato. I Della Valle, secondo l’accusa, vedendo la loro Fiorentina perseguitata dagli arbitri, andarono a baciare la pantofola dei Mazzini e dei Moggi, e i viola si salvarono in extremis a scapito del Bologna di Gazzoni
Scaltro come pochi, politico vero, il presidente Carraro ne è uscito indenne, tanto che ora nella sua infinita carriera sportiva è commissario straordinario della Fisi. Interviene quando serve e quando gli serve per garantirsi la rielezione. Uomo per tutti i ruoli e per tutte le poltrone, è uscito di scena dopo aver visto riconosciuta la propria estranietà a tutti i livelli. In realtà, come Agnelli e come Galliani, era il gran puparo che muoveva le marionette senza farsi beccare a tirare le fila
L’Inter intanto continuava a spendere e spandere senza toccare palla. Finché Facchetti tentò anch’egli di capire il giro, ma con scarsi risultati.
L’Inter non tentò di entrare nel giro, fece di tutto per smascherarlo ma il sistema era connivente a tutti i livelli, come si era capito fin dai tempi di Ronaldo. Quando anche la speranza di un pentito, di un delatore come Nucini svanì, la società nerazzurra cercò, con metodi forse discutibili, forse esecrabili, forse in contrasto con l’ordinamento sportivo, sicuramente ingenui, di combatterlo. Facchetti difese l’Inter con le spuntate armi che aveva, venne preso in giro e poi dato in pasto alla stampa da carnefici senza scrupoli.
Tutti sapevano come andavano le cose, ma nessuno denunciava (a parte Zeman, Baldini e pochi altri outsider, subito messi fuori gioco). Anche molti giornalisti sportivi e moviolisti, che infatti Moggi curava amorevolmente con regali e scoop-omaggio. Gli arbitri che sbagliavano nella direzione giusta venivano premiati, gli altri finivano anzitempo la carriera.
Chi si ribellava finiva ai margini del sistema, con un killeraggio fattivo e mediatico, che spesso non aveva neppure la necessità di essere discusso telefonicamente o dal vivo. Ognuno sapeva cosa e come farlo per fare carriera o almeno non essere isolato o estromesso dalla cupola.
In pieno conflitto d’interessi, Moggi e il figlio gestivano un battaglione di calciatori e allenatori con la Gea World, che riuniva i figli di papà che contavano: Geronzi, Lippi, De Mita, Calleri, Cragnotti, Tanzi. (tutta brava gente)
E’ con la GEA che Luciano Moggi perde completamente il contatto con la realtà e controlla la quasi totalità delle operazioni di mercato, assurgendo ad un ruolo e ad un potere che andava ben oltre a quello che di fatto avrebbe dovuto possedere. E non era poco.
Bastava leggere le intercettazioni per ritenere giuste, anzi troppo lievi, le sanzioni sportive a Juve, Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina (la Juve evitò la Serie C solo perché si doveva salvare il Milan dalla B). E basta rileggerle oggi per ritenere sacrosanta la sentenza del Tribunale di Napoli che ha condannato gran parte degli imputati per associazione per delinquere e frode sportiva. Tre giudici, con una presidente tutt’altro che tenera con l’accusa (che tentò addirittura di ricusarla) e sempre elogiata dalle difese, hanno ritenuto provate le accuse dopo tre anni di dibattimento. E si son fatte una risata dinanzi alla linea difensiva moggian-craxiana del “così fan tutti”. Sia perché l’eventuale responsabilità altri non cancella quella di un imputato colpevole; sia perché le mirabolanti intercettazioni sfoderate dalla difesa dimostrano al massimo che l’Inter tentò di entrare nel giro, non che ha commesso reati.
L’Inter non si era protagonista di alcun reato penale, per questo era fuori dall’inchiesta. E i pm misero a disposizione della giustizia sportiva tutte le telefonate che avevano considerato rilevanti ai fini appunto della organizzazione a delinquere e della frode sportiva, tutte le telefonate di cui erano stati notiziati dai carabinieri che le trascrivevano. La relazione di Palazzi sulle telefonate di Moratti e Facchetti con i designatori sarebbe stata valida se estrapolata dal contesto di sottomissione in cui effettivamente versavamo.
Ora Moggi manda a dire che lui ha fatto tutto per conto della Juve: bella novità. Quando Umberto Agnelli lo ingaggiò, Moggi era imputato a Torino per aver fornito prostitute ad arbitri per le partite di Uefa del Torino. Quindi fu assunto proprio perché si sapeva chi era e come operava. Moggi aggiunge che le schede telefoniche estere da lui usate le pagava la Juventus, per aggirare lo “spionaggio industriale Telecom-Inter”: e allora perché le passò ai designatori Bergamo e Pairetto? e vari arbitri? Anziché lasciarsi lo scandalo alle spalle, come aveva fatto suo cugino John Elkann, Andrea Agnelli figlio di Umberto e amico di Moggi e Giraudo ha ripreso a gridare al complotto e a rivendicare gli scudetti dello scandalo, giustamente revocati. Ora, con la sentenza di Napoli e i messaggi di Moggi, ha quel che si merita. Forse, anziché vellicare gli istinti peggiori della tifoseria peggiore, farebbe bene a guardare al futuro. A farsi spiegare lo “stile Juventus” da chi ancora sa cos’è come Boniperti, Trapattoni, Zoff e Platini. E magari a costruire stadi più sicuri
Tutti ricordano la morte di Facchetti, ma è la morte dei due Agnelli, Giovanni e Umberto, quella decisiva per capire meglio la genesi del fenomeno. La proprietà Juve vuole vincere senza buttare soldi come facevano Moratti e Berlusconi e chiama chi, per capacità e sistema, poteva garantirglielo. Giraudo è il tesoriere, Moggi è lo stalliere del re, da usare finchè serviva e da scaricare quando sarebbe stato beccato. Luciano nel calcio non rientrerai più, lavati la coscienza accusando i veri mandanti di Calciopoli.

La differenza tra la juve e il milan sta essenzialmente in due punti, la gestione della Gea da parte di Moggi e la furbizia di chi è più avvezzo a muoversi in ambienti politici del milan.
Quello che ha fregato Moggi è stata la sensazione di onnipotenza, pensando di avere tutto sotto controllo non faceva neanche attenzione.
Il milan badava alle cose concrete, la gestione politica della lega e a fare i soldi in champions, l'ambizione europea del milan aveva poco di musicale e molto di economico.
Ma il potere che avevano su media, arbitri e altre società di calcio seppur esercitato in modo differente era il medesimo.

La cosa brutta, bruttissima, di tutta la faccenda è questa, che da calciopoli le squadre sono uscite come segue:

-juve, in B anzichè in C, ma con senso di ingiustizia cavalcato tutt'ora.
-Inter, con uno scudo di cartone e l'accusa di tutto il mondo pallonaro di essere dei cartonari che sono riusciti a vincere solo perchè hanno distrutto la juve, rubandogli pure i prezzi pregiati (come se ibra l'avessero pagato un pacchetto di fonzies...). Obbligo di vincere sempre per non essere ulteriormente perculata.
-milan: non retrocessione in B, penalizzazione ad hoc per poter giocare la champions, vittoria della champions, vittoria della sce, vittoria del mondiale per club, più scorta di vittimismo per il futuro.

Questi sono i fatti.

caro nittoli ti ringrazio per l'ampia spiegazione...verte cose le sapevo già o forse le ho letto dove le hai lette te...non leggo solo tuttosport...pur essendo juventino.

ti dico due cose

..."4) io offeso? o solamente seguito il tuo concetto in senso logico, rileggitelo, cioe' Moggi faceva bene a rubare, perche' tanto se non lo faceva lui lo faceva un'altro.. ma che discorso e'"...

io non ho mai affermato che moggi rubava e faceva bene a farlo, non posso farlo ma vorrei che mio figlio ti dicesse cosa gli ho spiegato in merito alla retrocessione della juve e ai due titoli revocati forse capiresti meglio che persona sono.

io non ho detto che sono triste perchè rivorrei i miei titoli e volevo che moggi fosse assolto ma l'esatto contrario...

anche se non ti piace(la squadra)...forse sei antijuventino...io resto per la mia squadra nonostante questi casini. In passato abbiamo aspettato 9 anni per rivincere qualcosa, non è un'anno in più che mi fa cambiare colore.


p.s. (senza offesa)
continui ad avere un area da professorino...non sei l'unico che sa leggere.

nittoli, 10/11/2011 17.15:

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La cosa brutta, bruttissima, di tutta la faccenda è questa, che da calciopoli le squadre sono uscite come segue:

-juve, in B anzichè in C, ma con senso di ingiustizia cavalcato tutt'ora.
-Inter, con uno scudo di cartone e l'accusa di tutto il mondo pallonaro di essere dei cartonari che sono riusciti a vincere solo perchè hanno distrutto la juve, rubandogli pure i prezzi pregiati (come se ibra l'avessero pagato un pacchetto di fonzies...). Obbligo di vincere sempre per non essere ulteriormente perculata.
-milan: non retrocessione in B, penalizzazione ad hoc per poter giocare la champions, vittoria della champions, vittoria della sce, vittoria del mondiale per club, più scorta di vittimismo per il futuro.

Questi sono i fatti.

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bingo...hai trovato i furbi

No quoto in pieno perchè qua e la ci sono errori ma si vede che Nittoli ha seguito la questione e letto giornali.
Grande svista è comunque che la Juve non fu azzerata non perchè altrimenti andava in B il Milan, ma perchè la società torinese era quotata in borsa e farla sparire dal calcio come successo a Fiorentina, Pisa, Livorno, Napoli, Bologna e chissà quante altre era un danno che i sottoscrittori delle azioni, in gran parte tifosi, non si meritavano.
Sempre secondo il pool commercial-legale che chiese, patteggiò ed ottenne la serie B.
Io l'ho sempre affermato agli amici juventini. per me andavano in C2! Vincevano il campionato e poi, come è accaduto ad altri, si prendevano in premio la promozione diretta in B.

Vista la fresca condanna anche in sede penale, su tutta la linea di Moggi, sembrerebbe scontata un'azione risarcitoria ex 2043 c.c. della Rubbe contro Moggi Luciano.
Mai attività potrebbe essere più dannosa: se si attentano solo minimamente, il Ferroviere Mafioso gli rovescia addosso tanta di quella merda che magari il risarcimento lo prenderebbero pure, ma servirebbe a nulla in quanto la società rischierebbe la radiazione.
Moggi sà troppi segreti interni alla Rubbe, ha troppi assi nella manica e tiene “Agnellino”, l'”Amante dei Travoni” e il “fighetto Johnny borromeo” per le palle.
Anzi, pur senza prove e per pura congettura, sono sicuro che Moggi per tacere riceverà anche il suo bell'assegno.......

nittoli, 10/11/2011 19.07:

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Vista la fresca condanna anche in sede penale, su tutta la linea di Moggi, sembrerebbe scontata un'azione risarcitoria ex 2043 c.c. della Rubbe contro Moggi Luciano.
Mai attività potrebbe essere più dannosa: se si attentano solo minimamente, il Ferroviere Mafioso gli rovescia addosso tanta di quella merda che magari il risarcimento lo prenderebbero pure, ma servirebbe a nulla in quanto la società rischierebbe la radiazione.
Moggi sà troppi segreti interni alla Rubbe, ha troppi assi nella manica e tiene “Agnellino”, l'”Amante dei Travoni” e il “fighetto Johnny borromeo” per le palle.
Anzi, pur senza prove e per pura congettura, sono sicuro che Moggi per tacere riceverà anche il suo bell'assegno.......

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e ne sai troppe!!!

[POSTQUOTE][QUOTE:114218866=schioppo, 10/11/2011 23.38]


e ne sai troppe!!!










in questi casi, meglio troppe che poche e male!

Quando era al toro era consuetudine ammorbidire gli arbitri nelle coppe europee facendogli passare delle belle seratine la notte precedente la gara con compagnia "di signorine" ecc ecc... sarà un caso ma il toro, che aveva sì una huona squadra, arrivò in finale di coppa uefa che perse con sfortuna contro l'ajax.....

[POSTQUOTE][QUOTE:114227113=@Al@, 11/11/2011 15.24]Quando era al toro era consuetudine ammorbidire gli arbitri nelle coppe europee facendogli passare delle belle seratine la notte precedente la gara con compagnia "di signorine" ecc ecc... sarà un caso ma il toro, che aveva sì una huona squadra, arrivò in finale di coppa uefa che perse con sfortuna contro l'ajax.....






nel "palmares" di Moggi, menzionare codesto fatto, e' come dire che Hitler una volta con la camionetta passo' pure col rosso!


p/s-Consiglio ai gobbi monocigliuti, prima che sia troppo tardi:
desistere, desistere, desistere.

che davvero baffino una volta passò col rosso????