00 09/12/2008 01:32
Re: l'altra parte....
jacksparrow_69, 08/12/2008 13.01:

Rispondo a Vega80:
non avrei mai pensato e, lo ritengo anche sbagliato in qualità di arbitro, di dover iniziare a scrivere su un forum, ma forse adesso è necessario!!
Vedi Vega, proprio dal concetto che negli amatori "si può tutto", parte la maniera sbagliata di inquadrare i vari aspetti della questione.
Partiamo dalla Uisp:
è un organismo che affianca lo sport professionistico, ed è fatto solo ed esclusivamente perchè noi tutti ci divertiamo, ci incontriamo e possiamo dar sfogo e realizzare le nostre "piccole" passioni che ci animano fin da quando giocavamo nel "campino" davanti casa. Per questo motivo è un'organizzazione che ha delle regole ben precise che per divertirci, tutti dovremmo rispettare!!!
Quindi in primis dovremmo capire tutti, e quando dico tutti parto da chi dirige quest'organo, passando dalle Società, agli Arbitri, ed ai giocatori tutti, che nessuno di noi ha uno scopo "diverso" dal puro divertimento.
E' giustissimo voler vincere perchè sennò che ci si va a fare in campo, ma comunque sempre nel rispetto delle regole e soprattutto nel rispetto delle persone!! D'altronde è più bella una partita maschia che ti trasmette quella sana voglia di vincere o no????
Le Società:
rispettando molto la passione l'impegno e anche il sacrificio economico di tutti i dirigenti, non riesco a capire il "come mai", un dirigente della società X, si possa permettere di voler o poter pilotare, quale arbitro debba arbitrare le proprie partite, piuttosto che altre andando alla Uisp e pretendendo che il Sig. Arbitro X non debba più incrociare la loro strada. E non mi dite che non lo fate!!!!!
Già con questi comportamenti si sconfessa quelle regole che ho riportato prima, e vanno a puttana tutti i buoni propositi che si possano cercare.
Se non crediamo nell'imparzialità dell'arbitro, tutto il resto non ha senso.
L'arbitro è come tutti i dirigenti ed i giocatori, un'amatore, e quindi "criticabile" ma non "condannabile".
Come Voi, tutti i fine settimana, cerca di sbagliare il meno possibile, ma può sbagliare.
Io, personalmente, non ho mai detto e non mi permetterei mai, di criticare un giocatore in campo che sbaglia una giocata, e tantomeno lo offenderei per questo.
Altrettanto non fanno i giocatori nei nostri confronti. Siamo sempre oggetto di continue offese e minacce fisiche. Alla fine, ti viene un dirigente negli spogliatoi e ti chiede di far finta di nulla, perchè le società hanno sempre ragione perchè pagano e noi s'è sbagliato tutto. Questo lo chiamate rispetto della persona???
Come fà un'arbitro a dover dimenticare tutto 5 minuti dopo?
Non sarebbe giusto ne umanamente, ne professionalmente. Ci sono delle regole e dei comportamenti da rispettare, ed in ogni paese civile chi tasgredisce le regole, ne risponde in primis. Per quanto mi riguarda, anche nello stilare il referto, cerco sempre di essere leale nei confronti delle Società. Non scriverò mai ne una parola di più ne una meno rispetto a ciò che è accaduto. Di questo statene certi. E per questo non accetterei pressione di qualsivoglia persona altrimenti riporterei la mia muta immediatamente in Uisp.Siamo criticabili, ed io personalmente, mi autocritico ogni volta che finisce una partita perchè sò che in qualche caso ho sbagliato e con l'autocritica cerco di non commettere gli stessi errori nella prossima gara.
Creare un dialogo con l'arbitro durante la partita, può solo giovare ai vostri risultati.
Non è una minaccia, ma siccome anche gli Arbitri sono persone come voi, ogni tanto perdono la lucidità e si possono far prendere la mano dal cartellino.
Quando mi succede, cerco sempre di dominare questi impulsi, perchè dopo mi sento solo mortificato. Cerco sempre di non perdere di vista il nostro scopo.
Un'Arbitro, arbitra bene, quando cercate di farlo arbitrare.
Anche tra di noi, come fra i giocatori, c'è quello più bravo e quello meno bravo e se a quello meno bravo gli mettete in campo anche tutte le difficoltà che mettete, cosa pensate che succeda?? Concordo con voi, che spesso tra noi arbitri non c'è uniformità di giudizio. E questo secondo me, è il problema più grande.
Io vorrei essere utile a tutti Voi ed ai miei colleghi, perciò sono pronto ad accettare le vostre critiche ed i vostri suggerimenti.
Se su questo Forum qualcuno volesse continuare questo dialogo in maniera civile, io ne sarei contento.
Se così non fosse mi ritiro e cercherò di esservi utile in altro modo.



Con questi tuoi argomenti mi trovi pienamente d'accordo. Anche se non mi sembra di aver detto che negli amatori "si può tutto" perchè non lo penso, ma questo può essere solo un fraintendimento.
Credo che nessuno qui (almeno quelli che stanno intavolando una discussione seria) voglia generalizzare sugli arbitri. Il tuo ragionamento non fa una piega, ma io (e gli altri) ci riferiamo ad ALCUNI comportamente e ad ALCUNE persone. Siccome il problema è facilmente circoscrivibile e denunciato da molte società e tesserati, stiamo parlandone per vedere se si possono migliorare le cose.
Sono stato io il primo a dire che anche voi siete amatori e non vi si può chiedere di vedere i fuorigioco millimetrici.
Rimango però dell'opinione che l'arbitro deve avere un atteggiamento più "buddista" dei giocatori, dovrebbe imparare a mantenere il controllo in ogni situazione perchè in quel momento è lui il giudice e lui che deve dare credibilità alle regole e farle rispettare senza espanderle o abusare del "potere" che ha.
Nei mei 10 anni di amatori non ho mai subito una giornata di squalifica per proteste, nè da giocatore nè da dirigente, per questo spero che le mie parole non vengano fraintese e la mia non sembri una crociata contro gli arbitri. Credo che qui ci si lamenti di più per chi li gestisce. Il fatto di chiedere di non incrociare più un arbitro è squallido, ma poco condannabile visto anche i facili campanilismi e i vecchi attriti o antipatie che vengono a formarsi negli anni. Il rancore purtroppo è un sentimento che non muore mai.

E ben venga un dialogo come questo e l'inserimento tuo per parlarne e magari ritrovarsi la domenica a viversi la partita tutti più serenamente.