Povere merde secche

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-G@lileo-
00lunedì 26 giugno 2006 21:45

Dal sito dei Gladiatori Roma :



lettera aperta ai gladiatori
di Vincenzo Pietragalla il 26.06.2006

Essendo oramai finita la stagione sportiva per la prima squadra, con la sconfitta di Napoli, vorrei esprimere il mio più grande apprezzamento alla squadra per l'impegno e la dedizione dimostrati sul campo, dove, solo alcuni episodi fortunosi per Napoli e, probabilmente decisioni arbitrali almeno dubbie, ci hanno sottratto la partecipazione ai Play Off.

Mi corre l'obbligo, però, ricordare quanto è stato detto nel corso del discorso fatto da me ai ragazzi in occasione della partenza, improvvisa, di Coach Sheridan.

Rammento che ho detto ".. che la società si sarebbe impegnata a non commettere altri errori ed a porre a disposizione dei ragazzi quanto di meglio, compatibilmente con le risorse economiche, si potesse fare..".

Infatti abbiamo potuto avere in squadra ben 7 americani.

Dall'altra parte i ragazzi avevano preso l'impegno di essere tutti presenti agli allenamenti, alle partite, in sostanza alla vita della squadra.

Pertanto voglio ringraziare tutti - tutti quelli, (pochi), che hanno rispettato il loro impegno.

Ma come non ricordare tutti gli altri......quelli che si riempiono la bocca di parole come ".. fratelli, onore, gloria, squadra, team, sudore fatica e quant'altro..":

Gli stessi che non vengono agli allenamenti e magari neppure avvisano,

Che non si allenano ma pretendono di giocare,

Gli stessi che non vengono a giocare le partite quando queste sono decisive per il proseguio della stagione,

Gli stessi che anche se infortunati (?) non vengono neppure a sostenere i propri fratelli (?) impegnati sul campo,

Gli stessi che per cazzate e menate varie si ritengono più forti, più belli, più intelligenti e più Gladiatori degli altri - (fessacchiotti che invece buttano il sangue nel campo),

Tutti quelli che criticano gli altri non avendo neppure l'umiltà di guardarsi allo specchio,

Tutti quelli che criticano la società o i loro compagni senza avere neppure la cognizione o la conoscenza delle cose, e che, appunto parlano..parlano..parlano..ma non fanno neppure il loro dovere o non onorano il loro impegno e sopratutto la maglia alla quale dichiarano di appartenere.

Maglia gloriosa, indossata da UOMINI VERI quelli presenti e passati che sono stati e sono tutti GLADIATORI sia sul campo che nella vita, dimostrandolo sempre con le proprie azioni.

Maglia che oggi, troppo spesso però, è macchiata ed insultata da " finti pupazzi " maglia che con i fatti ed i comportamenti non meritano neppure lontanamente di indossare.......

Forse è giunto il momento di fare chiarezza.......

Gladiatori si diventa e si continua ad essere con i fatti e non con le parole....

Tutti gli altri sono polvere... ed a volte polvere di merda secca.
John-Spartan
00martedì 27 giugno 2006 10:44
Io credo che sia un problema non solo dei giallorossi...penso che tante squadre potrebbero (o dovrebbero...) mettere un msg così sul loro sito... [SM=g27832]
Enrico Bertorello
00martedì 27 giugno 2006 11:28
Una cosa che veramente accomuna le squadre è, purtroppo, questo grande problema. Io stesso, in veste di presidente, allenatore, giocatore e tuttofare spesso perdo entusiasmo nel vedere il comportamento di certi spiacevoli individui che mi trovo tra i piedi. E conto molto sul positivismo del gruppo per riuscire a schiacciare tali serpi in seno.

Non sempre ci si riesce, di sicuro ci si prova. Ed è soprattutto quando le cose non vanno come dovrebbero andare che si evidenziano tali schifezze.

Parlo per ciò che mi riguarda, avendo appena terminato una stagione non di certo entusiasmante. Ma credo che si possa e si debba lottare sempre e comunque per ribaltare certe situazioni.

Cominciamo a lasciare a casa i finti atleti, i falsi giocatori e gli pseudo fedeli alla maglia. Ci si divertirà comunque molto di più....
Soldatojocker
00martedì 27 giugno 2006 11:38
In Italia vige la politica dell' "aumentate il NUMERO delle squadre a tutti i costi", i motivi (valutazioni diverse dalle mie, voglia di incassare un maggior numero di tasse di iscrizione, miopia,intrinseca litigiosità dei dirigenti & giocatori, altro, non lo so e non mi interessa).

Risultato tante squadrette rachitiche che devono chiedere PER FAVORE ai loro atleti (?) di venire, cortesemente, ad allenarsi.

E qui tutto il valore aggiunto educativo di uno sport come il football è già andato a farsi strafottere.
Piergiu74
00martedì 27 giugno 2006 11:54
Si ma la colpa mica è delle società..qui siamo di fronte grossi e forti problemi mentali-caratteriali-generazionali...poi l'importante è che le dirigenze nn finiscano per essere "ricattate" o succubi di certi personaggi...!
LORDLUTORTITUS
00martedì 27 giugno 2006 14:30
Fai i nomi fenomeno !
LORDLUTORTITUS
00martedì 27 giugno 2006 14:39
E aggiungo :
Si sta bene in un gruppo, se questo gruppo e' accomunato da un obiettivo,questo l obiettivo deve essere dato dalla forza della societa' che si esprimera' al meglio prima per far si che il gruppo possa risultare vincente dopo.
Se mi dai un paio di pantaloni, e questi si rompe, non puoi certo giustificarti nel dire che siccome pero' mi hai messo una toppa al culo marchiata armani, possa quest ultima soluzione italica giustificare il fallimento di avermi dato un paio di pantaloni rotti.
Una societa' che e' di alto livello, deve dare un serivizio di alto livello, se si pretende costanza dedizione e disciplina.
IL PESCE PUZZA DALLA TESTA, ma ogni volta che le societa' sono in difficolta' la colpa rimane di altri o dei piu' carismatici.
Troppo comodo, torppo vigliacco
Facciamola finita con i soliti discorsi dei piagnoni delle societa' imbarazzanti, perche' la verita' e che una societa' di alto livello deve:
DARE DELLE SLITTE (investimento )
DARE DEI PALLONI ( riciclo annuo )
DARE DEI CONI ( riciclabili )
DARE DEI SACCHI BUONI PER GLI ALLENAMENTI ( rinnovo annuo )
DARE UN DOTTORE ALMENO una volta a settimana al CAMPO (investimento )
DARE UN PULLMAN CONSONO per le lunghe trasferte ( e' il minimo )
DARE la posisbilita' a chi non puo' di un incentivo per chi viene da lontano.
DARE ATTREZZATURE (riciclo annuo )
DARE un CAMPO DECENTE PER GLI ALLENAMENTI, e non campi latitanti per le partite
Insomma, e' la societa' che si deve presentare dicendo io ho questo e vi daro' questo fin dall inizio, se sgarrate pero' subire le conseguenze della vostra negligenza.
INVECE, le societa' e i loro presidenti fanno promesse da marinaio, adducendo scuse e illudendo i piu' deboli di carattere, rimandando le riunioni semsa prendersi la responsabilita' del loro fallimento.
Il campionato prevedeva 5 americani, fin dall inzio, una societa' deve dare 5 americani, ne 4 ne 3 ne 2, 5 e non dire arriveranno siamo sfigati non ci voleva.
Nelle pari opportunita' tutti hanno inziato con 5 americani, altri no'!
Non mi venite a dire che la scuola italiana non e' consona e ha fatto la differenza.
LIONS hanno comperato giocatori italiani sparsi per l italia
BOLOGNA uguale
GIANTS lo fanno da secoli
PARMA ha incominciato
I MARINES lo fanno dal 2000 con i giocatori napoletani e non solo

Quindi non prendiamoci per il culo, e non diamo la colpa a chi non c'e' l ha.
DI sicuro non e' bello non presentarsi al campo ne agl allenamenti ne alle partite, ma di sicuro questo sport a me non da' da mangiare.
Trovo notevolmente irritante la saccenza e l onniscienza di scrittori che non hanno mai messo un soldo fino all altro ieri,e che si sentono in diritto di dire la loro nei confronti di....qui c'e' gente che ha dato la vita essendo giocatore,scambiato favori e telefonate, per semtirsi dire, fatti i cazzi tuoi fai il giocatore,: e poi ? MI PRENDI GLI AMERICANI ? me li PORTI LI ?...Ma vaffanculo.....
RIPETO il pesce puzza dalla testa.
Fatevi un esame di coscienza eroi

[Modificato da LORDLUTORTITUS 27/06/2006 14.49]

poncho
00martedì 27 giugno 2006 16:31
Considerando le volte a settimana che vai in palestra,
le volte a settimana che sei presente agli allenamenti,
e considerando anche le volte che arrivi in orario agli allenamenti,
oppure considerando quante volte ti sei allenato propio questa ultima settimana, permettendo ai tuoi compagni di allenarsi al meglio,
magari considerando anche la puzza di bruciato che si sente fin qui,
credo proprio che il tuo nome compaia nella lista delle merde secche.
Al di la' di questo, anche un cerebroleso capirebbe che per chi ci mette i soldi, pochi o tanti, da ieri o da sempre, l'unico tornaconto e' il divertimento.
Compreso quello di farvi avere palloni, coni e tape.
Non solo il pullman per le trasferte, ma anche l'albergo che sembri aver dimenticato. Senza parlare della quantita' e della qualita' dei giocatori americani arrivati quest'anno.
Oppure degli allenatori, sempre americani, che invece avete fatto durare tre secondi, senza neanche permettere che toccassero il campo...
Quello che invece proprio non si capisce e' cosa cazzo vuoi... la porta sai bene dov'e'...e tutti ci chiediamo cosa aspetti a prenderla...
track
00martedì 27 giugno 2006 16:42
Re:

Scritto da: LORDLUTORTITUS 27/06/2006 14.39
E aggiungo : (...omissis...)
Il campionato prevedeva 5 americani, fin dall inzio, una societa' deve dare 5 americani, ne 4 ne 3 ne 2, 5 e non dire arriveranno siamo sfigati non ci voleva.
Nelle pari opportunita' tutti hanno inziato con 5 americani, altri no'!
Non mi venite a dire che la scuola italiana non e' consona e ha fatto la differenza.
LIONS hanno comperato giocatori italiani sparsi per l italia
BOLOGNA uguale
GIANTS lo fanno da secoli
PARMA ha incominciato
I MARINES lo fanno dal 2000 con i giocatori napoletani e non solo




Su questo, da tifoso, faccio una mia considerazione:
ma ci sono così tanti italiani che pensano di essere dei giocatori di football cosi forti da richiedere uno STIPENDIO ?
Signori, non voglio menarla sul fatto che l'NFL è un'altra cosa e il campionato italiano (SERIE A1 compresa) sembra la moviola, ma da "professionista" posso solo dirvi che i giocatori andrebbero "STIPENDIATI" in un sistema che fa girare i soldi, e un sistema che fa girare i soldi ha come attori dei giocatori di alto livello.
Il football il Italia è un sistema hobbystico, dove qualche oasi felice spende dei soldini per prendere giocatori a destra e a sinistra per fare la squadra.
Il livello italiano è veramente basso, cerchiamo di essere almeno coscienti di questo.
Che poi uno si accontenti perchè è appassionato più alla squadra italiana che alla lontanissima e stellare NFL ci puù stare, ma da qui a pensare che sia GIUSTO che in ITALIA ci siano giocatori ITALIANI STIPENDIATI in questo sport è risibile.
Ritorno a dirlo, ci sono delle oasi, oasi dove comunque quando si è drasticamente abbassato il tetto degli americani (LIONS) il risultato è stata l'istantanea eliminazione dalle coppe europee...e questo la dice tutta sul livello italiano in campo.
Senza che nessuno si senta sminuito, io credo che il football il Italia sia tutto sommato bello, forse più "nostrano" quello di serie A2 che non quello minimale di Serie A1 (che comunque è tecnicamente molto più avanti...ci sono gli americani...), ma tuttavia piacevole da vedere, bello vedere tante squadre e tante giovanili.
Ma da qui a pensare che le società debbano PAGARE dei giocatori quando anche nel calcio dilettantistico i ragazzi di ogni età PAGANO FIOR DI QUOTE.
Con una differenza....la società di calcio del quartiere, a parte avere un budget superiore alle nostre squadre di serie A1, se investe (SE) su un giovane, ha la speranza domani di vederselo portare via dall'Inter o dal Milan per qualche decina di migliaia di euro, mentre la società di football questa prerogativa non ce l'ha per due motivi:
1) nessuno compra giocatori da una squadra all'altra (e certo non a DECINE DI MIGLIAIA DI EURO)
2) in Italia/Europa non c'è una regolamentazione, se domani un fenomeno di Milano o Bologna è ritenuto così bravo da giocare in NFLEurope di sicuro la squadra che l'ha tirato su non becca un centesimo.

E scusate se mi sono dilungato.

b.
simonepaschetto
00martedì 27 giugno 2006 16:47
Se di base puoi anche avere ragione su certe cose, il tuo ragionamento fa acqua da tutte le parti.
Voglio solo sapere una cosa per curiosità: Tu hai mai giocato?? E se sì per quanto tempo e in che categoria??

Ciao
track
00martedì 27 giugno 2006 16:55
x paschetto
Ciao, se dici a me ribadisco (come scritto sempre in quasi tutti i miei post) che sono un tifoso e che non ho mai giocato a football (magari anche perchè quando è arrivato in Italia ero già avanti con gli anni...vedi Moor ad esempio).
Tuttavia seguo l'NFL da prima che arrivasse in chiaro in Italia, sono un appassionato di football ad ogni livello e credo di capirne qualcosa.
Se non era indirizzata a me allora scusa l'intromissione. [SM=g27817]

b.
simonepaschetto
00martedì 27 giugno 2006 17:03
No chiedevo proprio a te, perchè se, come ho scritto, di base ciò che scrivi non è sbagliato (la non-professionalizzazione del nostro football) il modo in cui argomenti fa acqua ed anche la tua posizione nei confronti dei giocatori denota una scarsa conoscenza dell'ambiente dall'interno.
I sacrifici che i giocatori fanno (non tutti sia chiaro) sono spesso vanificati da comportamenti errati tanto dei compagni di squadra quanto delle dirigenze, perchè siamo dilettantistici in tutto, anche e soprattutto nell'organizzazione.
Se la metà dei giocatori va in palestra e a correre per migliorarsi, nessun dirigente (molto pochi) fa , mutatis mutandis, lo stesso
Io capisco (anche se è un discorso da leggere tra le righe, nelle allusioni) il discorso di Lord e l'appoggio in pieno.
Anche perchè conoscendo un po' la realtà dei Gladiatori, e leggendo il post iniziale, mi sembra che ci sia qualcosa che non torni.
track
00martedì 27 giugno 2006 17:29
Re:

Scritto da: simonepaschetto 27/06/2006 17.03
tua posizione nei confronti dei giocatori denota una scarsa conoscenza dell'ambiente dall'interno.



Beh, per confutare le argomentazioni di Lord non serve conoscere "l'ambiente dall'interno".
E' pura matematica, sport amatoriale = giocatori non professionisti.


Scritto da: simonepaschetto 27/06/2006 17.03
Se la metà dei giocatori va in palestra e a correre per migliorarsi, nessun dirigente (molto pochi) fa , mutatis mutandis, lo stesso



A parte che non capisco cosa dovrebbero fare i dirigenti (andare in palestra anche loro?), il fatto che un giocatore vada a migliorarsi in palestra mi sembra il minimo, lo fanno in ogni sport, non vedo perchè nel football lo fai sembrare un sacrificio.

b.
simonepaschetto
00martedì 27 giugno 2006 20:03
Si ma non è tutto così semplice copme la tua equazione Sport dilettantistico=no stipendi, ci sono altre sfumature.
Del resto ho proprio specificato "Mutatis Mutandis" che i dirigenti devono aggiornarsi e non andare in palestra
E ad andare in palestra e a correre se non sei retribuito è un sacrificio...ma mi sbagliavo, pensavo di poter fare un discorso...vabbè [SM=g27813]
Patriots
00martedì 27 giugno 2006 21:05
Dispiace vedere e leggere questo editoriale.
Dispiace vedere le solite vecchie tristi risposte.
Dispiace vedere che passa il tempo ma non si vuole ascoltare o capire o per lo meno con serenità comprendere.

La mia idea la sapete perfettamente, preferisco un investimento pari al costo di sette americani in :
scuole, flag e programmi giovanili e tutto quello sovraesposto da mio fratello, come dissi a chi di dovere prima del campionato di serie A1.
"...Investite questi soldi in atrezzature , giovanili, campi giochiamo la serie A2, andiamo a divertirci, un passo indietro per farne tre avanti in un futuro magari anche vicino con più giocatori italiani, con più talento, con un FUTURO...."
Se fosse stato cosi non sarei andato via , a malincuore, dai Gladiatori ma questa è una vecchia e ritrita storia....e ringrazio il Presidente Zhender che alla partita mi ha chiesto di ritornare il prossimo campionato, segno di stima e affetto...

[Modificato da Patriots 27/06/2006 23.10]

AleBO
00martedì 27 giugno 2006 23:53
L'approccio e la mentalità non si cambiano dall'oggi al domani come certe procedure...

Non amo il motto con cui si firma bodo44, ma qui mi sento di rubarglielo: chi sa fa chi non sa bla,bla,bla....
LORDLUTORTITUS
00mercoledì 28 giugno 2006 00:19
Come e' sconfortante constatare il limite delle risposte che ho avuto:

E' certo !!!!!!, siccome non mi piace allora la porta e' quella.
Ma non ci ricordiamo dei soldini che ho messo come giocatore ?
Non ci ricordiamo delle telefonate al cell fatte per la squadra ,spese?
Non vogliamo ricordarci dei KM fatti per contattare questo o quell altro giocatore.
E poi non vogliamo proprio ricordarci degl appuntamenti presi per gli allenamenti della giovanile.
Di chiedere le video cassette alle societa'.
No'!
Ci ricordiamo solo e ci piace sottolineare con veemenza, che qualcuno mette i soldi e comanda, (fin qui potrebbe anche essere corretto e giusto )
Ma non e' detto che se questi soldi sono spesi male nessuno puo', per amicizia o per rispetto o per dispiacere ,non sottolineare la cosa, e se in piu', si offendono le persone perche' non possono venire al campo per motivi personali, a prescindere da altre cose, tutto allora e' lecito secondo voi ?
A parer mio no !
Noi siamo dei Dilettanti, pratichiamo questo sport come stile di vita perche' ci appartiene, ma la realta' della vita ci porta coscientemente alla responsabilita' oggettiva che non si vive di solo football.
Se lo fai , ci riesci per un breve periodo e chi ci riesce in questo luogo e' proprio un fortunatissimo.
Siccome di soldi si parla e siccome di comportamento disatteso si e' sottolineato, vorrei solo che si capisse che a nessuno piace passare da stronzi.
Alle volte sarebbe opportuno poter dire, posso aiutarti.
Il piu' delle volte, le persone sono dei vigliacchi che mandano avanti coloro che hanno un animo piu' sensibile come cavia, scivolando poi dietro le sue spalle e seconda le risposte ottenute voltare faccia improvvisamente.
Io non sono uno di questi, io sono aime' uno che sente fortemente il dissapore di un compagno in panchina, di una frustrazione nel gruppo di una gioia e di un dolore, faccio mie queste sensazioni perche' le trovo giuste, e quelle non giustificabili le rimprevero.
Nella mia vita di giocatore e di allenatore, non mi dimentico mai di nessuno, mi piace sentire tutti chiamare tutti, far partecipe tutti di entrambi, creando un gruppo coeso che possa dare unione.
E' una maldicenza persistente da anni che questo comportamento sia rivoluzionario.
Tra Odio e delusione c'e' un abisso.
la mia e' una forte delusione, se non hai capito questo non hai inteso ne l animo del mio discorso ne il profondo dispiacere mio nel leggere di quello scritto.
Tu mi hai insegnato piu' di tutti che i panni si lavano in casa, ebbene non trovo corretto pubblicizzare una lacuna seppure ingiustificabile o meno in quel modo e in quella maniera.
Non e' nello stile che tu professi e che tu vorresti che fossimo.
Sai benissimo che il piu' delle volte ho ragione , e le mie ragoni le espongo molto male, ma mi sono sentito in dovere di rispondere in generale e non nel particolare.
Se tu come me' ti sei sentito parte in causa, la puzza della coda si sente fino a qui, come del resto la mia probabilmente.
Ma siccome sai e siccome so',che forse e' piu' opportuno per tutti essere piu' seri spero lo si faccia per primi entrambi.
Se questo discorso portera' a un frutto maturo, ne saro ben felice,se no' sara' una lacuna duratura nel nostro territorio che cibera' i maligni di storielle fantastiche sul cosa succede o sul cosa accadra'.
Sono convinto roberto, per il profondo rispetto che nutro per la tua persona , rispetto dimostrato piu' volte da parte mia, che non ho torto e sai benissimo che la mia e' una profonda delusione di una cosa che ho voluto anche io e non solo.
poncho
00mercoledì 28 giugno 2006 08:36
Non mi sembra che nell'editoriale di Vincenzo ci sia il tuo nome eppure hai dovuto per forza scrivere...inoltre non hai neanche scritto sul forum dei Gladiatori ma hai risposto al copia incolla dei soliti mentecatti anonimi.

Al di la di questo,hai davvero necessita' che ti quoto stralci delle tue frasi infelici per farti capire quanto sei babbeo?....e babbeo per voler essere gentile... frasi tipo "Fai i nomi fenomeno ! " oppure "Trovo notevolmente irritante la saccenza e l onniscienza di scrittori che non hanno mai messo un soldo fino all altro ieri,e che si sentono in diritto di dire la loro nei confronti di....qui c'e' gente che ha dato la vita essendo giocatore,scambiato favori e telefonate, per semtirsi dire, fatti i cazzi tuoi fai il giocatore,: e poi ? MI PRENDI GLI AMERICANI ? me li PORTI LI ?...Ma vaffanculo..... "

Essendo certo che Vincenzo ti abbia mai chiesto qualcosa di quelle da te citate, ed essendo altrettanto certo che questa tua maniera di scrivere non e' consona ai fatti ed alle persone, al posto tuo, alzerei immediatamente le chiappe ed andrei a scusarmi de visu con Vincenzo, perche' merita lo stesso, se non maggiore rispetto di quello che dici di nutrire per me.

Marcello Loprencipe
00mercoledì 28 giugno 2006 08:52
Marco, sai bene quanto io ti abbia spesso e pubblicamente difeso, proprio perchè ti considero una persona intelligente e ti stimo, al contrario di altri.
Tuttavia non si costruisce qualcosa guardando soltanto gli errori degli altri (dirigenti, allenatori e arbitri) e non i propri (come giocatori).
Credo che oltre a giocatori (pochi, purtroppo) che si potrebbero portare ad esempio per attaccamento, capacità, dedizione e quant'altro, di tanto in tanto sarebbe bene ricordarsi anche delle altre componenti che fanno parte di questa realtà: gli arbitri(perchè no, già, proprio gli arbitri) perchè alcuni fra loro, pochissimi per la verità, sono decisamente all'altezza della situazione e a volte ricevono solo palate di me... secca, tanto per rimanere in sintonia con il titolo che ha dato spunto alla discussione; i pochi allenatori, e mi riferisco soprattutto a quelli italiani, che spesso accettano sacrifici di ogni genere perchè si sentono partecipi di qualcosa che sentono propria e che troppo spesso sono criticati da chi si sente tecnicamente già arrivato; i dirigenti, sì proprio loro (o noi, se preferisci) quelli che mettono i soldi di tasca propria, dirigono a volte ragazzi che non si capisce bene cosa vogliano fare da grandi, anche se grandi lo sono già e che si ritrovano a fare da tassinari con la propria macchina e magari a fare le strisce sul campo piuttosto che trovarsi a bordo campo a fare la catena il giorno della partita.
Non c'è molta gloria in tutto questo, non trovi?
Ma sono comunque d'accordo con il buon Simone Paschetto, perchè anche ai dirigenti va comunque chiesta professionalità; ma che non sia univoca, la faccenda.
Guardiamoci bene in faccia e chiediamoci tutti cosa siamo disposti a fare veramente per lo sport che amiamo, senza ipocrisìa.
Personalmente non ho mai avuto problemi a fare lo speaker, quello che porta la cariola, fa le strisce sul campo e poi regge la catena, e sono disposto a farlo ancora, se necessario,
Il football italiano non ha bisogno di finti professionisti.

[Modificato da Marcello Loprencipe 28/06/2006 9.54]

R13
00mercoledì 28 giugno 2006 09:50
Non è mia abitudine giudicare le persone ma in questo caso credo che Marco Bozzarini e Marcello Loprencipe siano due persone "drogate" di football e tanto basta per non poter fare a meno di loro a "qualsiasi costo".
Convinto delle loro capacità e che (come tutti) ricchi di pregi e difetti.
Degli altri "nominati" che non conosco è evidente che va "pesato" tutto e non sono in grado di commentare.
E' impossibile all'interno di una squadra essere tutti amici però si può essere squadra lo stesso.
I Gladiatori sono una parte importante della storia del football italiano e dispiace vedere simili tensioni forse dovute soltanto ad una stagione negativa.
Bisogna guardare avanti....forza Gladiatori!!
LORDLUTORTITUS
00mercoledì 28 giugno 2006 13:33
Che dire ?
Gaspa 40
00mercoledì 28 giugno 2006 14:11
Che non sia gia stato detto?

Niente;e spero che sia abbastanza.
simonepaschetto
00mercoledì 28 giugno 2006 17:18
No, una cosa l'avete dimenticata: NON PENSATE MAI AD UNA FUSIONE, è solo una scorciatoia e pure inutile, tanto poi dopo un paio di anni ricomincia tutto da capo.
I Gladiatori facciano i Gladiatori, uniti e combattenti, fino alla fine, nel solco della tradizione.
Riorganizzatevi magari ma niente pasticci all'italiana.
PASK46
00mercoledì 28 giugno 2006 21:04
quello che ha esposto Marco fa il paio con quello che ha replicato Marcello.
Che dire?
Che siamo ancora lontani dal resto d'Europa perchè abbiamo perso dieci anni. Dieci anni spesi ad inseguire sogni di grandezza, a cercare di ricucire strappi e tappare falle, a litigare come i polli di Renzo.
Non ha ragione Marco, non ha ragione Marcello. Hanno mezza verità in tasca tutti e due, ma non riescono a far combaciare le due mezze mele. Credetemi, tutti e due: sono questioni che si ripropongono negli stessi termini in tutte le società, a seconda dei periodi storici.
Perchè, tolti quei due o tre fortunati presidenti che hanno i soldi, per tutti gli altri si tratta di barcamenarsi in una serie di problemi. Come sul messaggio che appare spesso in windows...SI E' VERIFICATA UNA SEQUENZA DI ERRORI...

Non vado oltre perchè cado nei soliti discorsi.
Sappiate solo che la sequenza di errori inizia anche per i Gladiatori dal aver voluto fare un campionato che ormai è per pochi, pochissimi. E che costa sempre di più.
Mentre invece i soldi si spendono meglio nel modo che ha indicato Valerio...ma bisogna lasciar perdere i sogni di gloria, per il momento.
Il conteggio si allunga da una parte, ma nuovi ricchi alimentano le false speranze dall'altra. Briganti e Panthers al posto di Gladiatori e Marines...col numero di italiani che cala inesorabilmente...e invecchia...invecchia...

fino a quando?
Gaspa 40
00mercoledì 28 giugno 2006 21:24
Sino all inevitabile collasso della massima serie...ma ti dico anche andasse affanculo la vetrina,il blasone,il superboll,gli ammerracani,le velleita' di chi non sa costruire dalle fondamenta ma comincia dal tetto...
La A2 di quest'anno è stata una vera figata e spero che l'anno prossimo sia ancora meglio e con piu'squadre.

(magari evitando porcate come l'affaire Guelfi-Corsari)

[Modificato da Gaspa 40 28/06/2006 21.30]

[Modificato da Gaspa 40 28/06/2006 21.32]

MURDOCK
00mercoledì 28 giugno 2006 22:21
Ma caro pask, non dire queste cose, lo sai benissimo che la verita' irrita' gli insoluti.
E fuori luogo qualsiasi intervento che pregiudichi ancor di piu' una lacuna iniziale.
Di cosa vogliamo meravigliarci, i personaggi partecipi in maniera attiva sono pochissimi.
E' incomprensibile il connubbio : divertimento e' quando si buttano i soldi dalla finestra.
Sapendo fin dall inizio che sarebbero andati persi e non valorizzati.
Sano masochismo o delirio di onnipotenza ?
I soldi sono i miei e comando io , il pallone e' il mio, sono piu' bello di te, ma tu chi sei ?
Sembriamo una comitiva di ragazzini insoddisfatti che se lo mettono nel culo tra di loro.
Non scopriamo nulla di nuovo, anzi scopriamo che esistono ancora personaggi che hanno finito il loro letargo ma se ci tornassero non sarebbe sbagliato.
E' il 2006 non il 1800, i popoli si globalizzano e si mescolano culture credenze e abitudini.

[Modificato da MURDOCK 28/06/2006 22.22]

-G@lileo-
00mercoledì 28 giugno 2006 23:33
Non pensavo che si potesse accendere una tale polemica, e non capisco il motivo del fatto che mi si dica che io sia stato scorretto.
Non ho commentato, anche perchè l'editoriale fa storia da solo, speravo che molte persone riflettessero su quanto scritto e dato che è pubblico e non vè copyright alcuno e i panni sporchi si lavano in famiglia, mi ha meravigliato molto il paragonare sette americani come perfetta organizzazione o messa in condizione di, per eccellere in questo campionato di buffoni.
Soprattutto vedo fuori luogo la gara a chi ce l'ha più lungo fa molto sorridere, amramente.
MURDOCK
00giovedì 29 giugno 2006 14:34
Ma non dire cosi, che alla fine si offendono.
valter5
00venerdì 30 giugno 2006 09:54
Re:

Scritto da: simonepaschetto 28/06/2006 17.18
No, una cosa l'avete dimenticata: NON PENSATE MAI AD UNA FUSIONE, è solo una scorciatoia e pure inutile, tanto poi dopo un paio di anni ricomincia tutto da capo.
I Gladiatori facciano i Gladiatori, uniti e combattenti, fino alla fine, nel solco della tradizione.
Riorganizzatevi magari ma niente pasticci all'italiana.



Nn sono d'accordo con te, la tradizione e la fama dei Gladiatori si è creata soprautto dopo la grande fusione del 1989, secondo me è inutile tenere tante squadre a Roma con roster di 20-25 giocatori (italiani) meglio formarne una dove il roster raggiunge 40-50 giocatori, ti assicuro ke con una concorrenza del genere tutti darebbero il massimo e nessuno mankerebbe mai ad un allenamento, quando si è in poki il posto è assicurato e nn c'è bisogno di ammazzarsi in allenamento.......Il primo allenamento ke facemmo nel 1989 eravamo una marea, forse un'ottantina, forse novanta?? Beh, nn puoi capire ke colpi ke volavano nei vari drills e come noi ricevitori ci ammazzavamo per ricevere ogni pallone lanciato.....
Riguardo l'identità delle squadre ti assicuro ke ormai di identità ce nè ben poca con giocatori ke passano "felicemente" da una sponda all'altra o ke cambiano casacca anno dopo anno, ci sono tanti Gladiatori nei Marines e viceversa, secondo me se Roma vuol tornare a vincere in Italia, la fusione è l'unico modo per far qualcosa.....naturalmente con coach italiani, anzi "romani" ke conoscono la lingua italiana e nn si fanno parlare alle spalle.
Dai un saluto affettuoso al tuo fratellone ke ricordo sempre nell All Star game del 1992 quando fece un intercetto ad una mano saltando in aria e rimanendo su per svariati secondi.......sembrava di vedere Matrix.....un vero fenomeno [SM=g27811] .
Valter
Patriots
00venerdì 30 giugno 2006 10:04
Non sono d'accordo Valter, il football americano a roma non si può permettere una fusione per motivi molto semplici.
Il football americano e i giovani d'oggi non sono quelli di 20 anni fa, si ha bisogno di piu' squadre possibili e a Roma con un bacino d'utenza cosi ampio ce ne dovrebbero essere almeno 5 o 6 squadre, molti addetti ai lavori si chiedono come è possibile che le dirigenze romane non riescano a mettere su piu' di una giovanile quando poi i soldi per gli americani ci sono. Il fatto che si è in 25 giocatori il problema è a monte, non si vuole dare valore alle scuole e alle giovanili e alla politica dei piccoli passi , ma come si evince dal tuo post, essere a tutti costi competitivi saltando subito il fosso.
Se i Gladiatori e i Marines , per ipotesi, prendessero la strada della fusione non andrebbero poi molto lontano come quest'anno e non sarebbero affatto competitivi, tempo 3 anni e nuovamente si scemerebbe.
La gente continuerebbe a mancare agli allenamenti e ci si ritroverebbe sempre in 25. A Roma il problema è la testa, è un fatto di mentalità sia a livello dirigenziale si a livello di giocatori sorpattutto.
Per come ora il football sta messo a Roma una fusione sembra l'unico viatico , ma spero che non accada e che si faccia un passo indietro vedendo tutte e due le compagini in serie minori a costruire senza velleità di vittoria.
Per dirla tutta Valter, qualcuno ha già in mente di creare un altra squadra a Roma e molti "scontenti" stanno già chiedendo se nascerà o meno un altra realtà per confluirvi.
E non solo, per una fusione o per giocare in serie A1 con velleità di vittoria devi avere un organizzazione, e una dirigenza tale che a Roma ancora non ho visto mentre al nord ho avuto modo di saggiare e non solo in serie A1 ma anche in serie minori, eppure absta copiare , imparare dagli altri e chiedere, ma il romano è troppo orgoglioso, troppo pieno di sè, troppo ancorato al passato che NON verrà mai più, troppo "sborone" e poco umile.

[Modificato da Patriots 30/06/2006 10.07]

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