ANTICICLONE DELLE AZZORRE

fiordineve
00mercoledì 3 novembre 2004 00:06



Io,non ti ho cercato, io non ti ho voluto, tu mi hai sorriso e mi hai preso per mano, facendomi vedere un mondo pulito dove i cuori hanno un'anima oltre che abiti di lusso.

Chiaro, limpido, sincero, io non ti volevo; nemmeno immaginavo esistessero in quel luogo angeli caduti dal cielo; mi hai fatto intravvedere un angolo di futuro e la tua mano che cercava la mia, mentre parlavi delle cose semplici che ami; della tua vita aperta e tutta da riscrivere.

Telefonate che giungevano al mio cuore con menta e mughetto da aspergere sul mio cammino; parole non dette, a chiare lettere, ma l'amore lo sentivo, era toccabile tra noi.
"Frequentiamoci, senza fretta, Camilla, ho paura di ciò che sta avvenendo nel mio cuore".

Così piano piano, ci stavamo conoscendo, senza fretta, ma con ansia e timore da parte tua di aprire il tuo cuore a me, che già lo avevo lasciato volare.
Mi raccontavi della tua giornata, di quando ti avrei trovato, di dove potevo cercarti: vedevo con i tuoi occhi tutto quello che descrivevi, le tue colline, i tuoi campi, la piscina che amavi, i tuoi vicini di casa, le tue amicizie, la tua colazione.

Ma al sogno si frappone sempre qualcosa per me: stasera mi dici che forse andrai al mare, che è meglio non vederci di giorno per il troppo caldo, che di sera non te la senti di fare tanti km per incontrarmi, che dovevo io raggiungerti a metà strada, che hai paura di questo sentimento che non è amore ma poco ci manca e ti metti a parlare ancora una volta di lei.

Avrei voluto urlarti BASTA, NON NE POSSO PIU'. Come combattere contro un fantasma? C'è sempre lei tra noi, la ricordi ancora con amore e io non posso competere con la PERFEZIONE e ti ho detto che dovevi vivere nel mondo dei vivi, ricordando, ma lasciando chi era morto dove deve stare, tra i ricordi.

E ti ho lasciato così, Mauro; nemmeno una parola di rimpianto da parte tua, nemmeno un pensiero per me, hai paura di vivere e ti rifugi in quella casa solitaria dove, immagino, io non potrei spostare nemmeno un filo dei suoi capelli se li trovassi.

Mi hai detto: "Non temere, quando arriveranno i temporali usciremo insieme".

Così oltre al fantasma dovrò aspettare pure il colonello Giuliacci e l'anticiclone delle Azzorre, ma poi arriverà la nebbia ed allora, dolce sogno di mezza estate, sai che ti dico:
"MA VA A QUEL PAESE TU E LE TUE PARANOIE"
e ringrazia il cielo che sono una signora.













fiordineve
00mercoledì 10 novembre 2004 00:10


Mi risponde il Colonello Giuliacci; lui solo mi ha lettaaaaaaaaaaa...............[SM=x142850] [SM=x142850] [SM=x142850] [SM=x142850] [SM=x142850] [SM=x142850] [SM=x142850] [SM=x142850] [SM=x142850] [SM=x142850] [SM=x142850] [SM=x142850] [SM=x142850]
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