RAPPRESENTATIVA

BALDE USA LA TESTA: LA VALDERA VOLA IN FINALE
Dopo il rigore realizzato da Baldaccini il gol del Senegalese ci regala l’incontro con Empoli

Balde gol Balde, il giovane centrocampista in forza a La Borra ha segnato il gol che ha permesso alla Rappresentativa Valdera di aggiudicarsi il passaggio alla finalissima.

RAPP. VALDERA: Colucci, Tempestini, Pardossi (Puccioni), Scaglini, D’Aquino, Sardelli (Cupidi), Balde, Sinisi, Testi (Ferretti), Trentin (Mirto), Carloni (Merlini). A disp: Cantini, Guidarelli. All: Terreni
RAPP. CUOIO: Bartalini, Ciampalini, Tacconi, Baldaccini (Ventre), Andreini, Sarmiento, Baldacci, Pandolfini, Cuoco (Zanardo) (Guidi), Bellucci (Lupi), Jow (Ferrettini). A disp: Benvenuti. All: Gazzarrini.
Arbitro: Lenzi di Viareggio
Coadiuvatori: Berti, Graziu di Viareggio
Marcatori: 18° Baldaccini rig. (RC), 30° Balde (RV)

Prosegue l’avventura della Rappresentativa Valdera che a distanza di quasi dieci anni ritrova la finale del torneo regionale, approdandovi dopo aver eliminato la Rappresentativa del Cuoio al termine di due incontri sofferti, non poteva essere altrimenti, ma tutto sommato meritatamente. La vittoria esterna dell’andata è stata la pietra miliare della qualificazione, perché con quella vittoria la squadra di mister Terreni si è scrollata di dosso tutti i timori che la più blasonata squadra avversaria, poteva incutere. L’avvio di gara è tutto degli ospiti che premono subito alla ricerca del gol che gli permetterebbe di pareggiare i conti con quello incassato all’andata, ma i granata pontederesi reggono bene l’urto. Il gol arriva al 18°, proprio quando la nostra selezione sembrava aver preso le misure agli avversari, a procurarselo è Bellucci che viene atterrato da D’Aquino. Dal dischetto si ripropone il duello dell’andata Colucci Baldaccini, questa volta ad avere la meglio è il numero quattro gialloblu che piazza la palla nell’angolo basso alle spalle di Colucci. Passata in vantaggio la Rappresentativa dei Conciari invece di aumentare il proprio pressing sembra afflosciarsi permettendo ai padroni di casa di riorganizzarsi giungendo al pareggio al 30° grazie ad una punizione di Scaglini che dalla tre quarti pesca Balde al limite dell’area il quale con un potente colpo di testa infilza Bartalini e riapre le porte della finalissima alla Valdera. La ripresa inizia sotto un acquazzone da paura, tant’è che in tribuna si teme che la gara possa essere sospesa così come la tradizionale cena post partita offerta dall’Uisp. Il diluvio va via via placandosi e scongiurato il pericolo di una notte insonne a causa del brontolio dell’apparato digerente, vuoto, la gara continua con il Cuoio in avanti e la Valdera che tiene botta rispondendo colpo su colpo con rapidi capovolgimenti di fronte. Si giunge così all’ottantesimo, il signor Lenzi concede quattro minuti di recupero durante i quali il Cuoio si riversa nell’area pontederese alla ricerca del gol che gli permetterebbe di giocarsi la finale ai rigori, il gol però non arriva e in finale va la Valdera.

LE PAGELLE DI ZANZA:

Colucci 6,5: Non compie il miracolo come all’andata ma è comunque una sicurezza. Saracinesca.
Tempestini 7,5: Ormai è inutile ribadirlo, dalla sua parte non si passa. Doganiere.
Pardossi 8: Semplicemente insuperabile. Perfetto.
Puccioni 6,5: Rileva Pardossi e non lo fa rimpiangere. Esemplare.
Scaglini 6: Ha il merito di battere la punizione dalla quale nasce il gol di Balde, anche se al momento di calciare chiama Testi, appostato dall’altra parte del campo, come beneficiari del suo cross sopravvalutando la forza del suo destro.Bugiardello.
D’Aquino 6: Non dirige la difesa con la solita autorità, tenendola troppo spesso schiacciata all’indietro, commette il fallo da rigore facendo imbestialire il presidentissimo Cocco…rosicchia la sufficienza quando a fine gara saluta gli avversari con un: “Voi a casa …Noi al campo. Detonatore.
Sardelli 6: Finche sta in campo erige un muro davanti alla difesa. Esce per infortunio. Speriamo recuperi in tempo. Mastino.
Cupidi 6,5: Il “ragazzino” del S. Donato si piazza al centro e dispensa ettolitri di esperienza sorreggendo il centrocampo. Intramontabile.
Balde 7: Segna il gol qualificazione di testa, con una potenza superiore a quella del destro di Scaglini. Provvidenza.
Sinisi 6: Anche lui in ombra si limita a contenere, svolgendo comunque un lavoro più che utile. Positivo
Testi 6: Si vede poco, ma viene anche servito poco. Bravo ad andare a pressare sul primo portatore di palla. Caparbio.
Ferretti 6,5: Subentra a Testi nell’ultimo quarto d’ora, e nel momento che gli avversari premono alla ricerca del gol riesce a far respirare la squadra tenendo palla inducendo gli avversari a commettere fallo. Furbo.
Trentin 6: Come Testi gioca poche palle, ma anche lui ha il merito di dannarsi l’anima indietreggiando a dar man forte al centrocampo. Generoso.
Mirto S.V.: Gioca pochi minuti.
Carloni 7: La sua facilità di palleggio porta Ciampalini e Tacconi a menarlo ogni qualvolta se ne presenti l’occasione. Lui se ne frega e continua a saltarli regolarmente. Da salvaguardare.
Merlini S.V.: Reduce dalla botta rimediata all’andata gioca solo pochi minuti.
Mister Terreni 6: Come contro Prato deve fare i conti con alcuni infortuni dell’ultima ora rivoluzionando così le convocazioni diramate in precedenza, mandando all’aria il lavoro svolto dal sottoscritto alcuni giorni prima. In compenso, visto l’ennemiso sperpero di ricariche telefoniche, la Wind con una chiamata a carico del destinatario gli comunica che un suo busto è stato da poco piazzato all’ingresso della loro sede centrale. Durante la cena divora il mix di fagiolini e gamberetti surclassando niente meno che Gerardo Peccerilli suo sventurato compagno di tavolo.
Batisti 10: Mai espulso in oltre venti anni di onorata militanza come tesserato Uisp, si immola per il bene della squadra offrendosi coraggiosamente al posto dell’irrequieto mister Terreni quando l’arbitro decide di cacciare, a caso, un componente della panchina per frasi irriguardose nei suoi confronti. Martire.
Peccerilli 10: Sotto l’acqua per quasi quaranta minuti spera di rifarsi alla cena, ma giunto a tavola si vede svuotare, in ordine di portata: fagiolini e gamberetti, salame, penne all’arrabbiata, tortellini alla panna e per finire un delizioso Tiramisù. Il tutto dal vorace Claudio Terreni. Attapirato.